lunedì 17 ottobre 2011

Siamo tutti Indysti???

Ho letto molti commenti sui siti dei maggiori quotidiani sportivi circa l'incidente costato al vita a Wheldon ieri in quel di Las Vegas e ho notato molti commenti superificiali, a volte stupidi, comunque figli del fatto che si parli di questa categoria solo in determinate occasioni, spesso negative come in questo caso. La Formula Indy è noiosa? Niente affatto! Le gare snon avvicnenti, spettacolari, figlie di macchine tutte uguali dove la vera differenza la fa il pilota, la sua bravura, la sua abilità, il suo manico. Tecnologia ridotta al minimo (niente ala mobile, kers e altre diavolerie il cui funzioanmento sottosta a complessi e cervellotici regolamenti), massima ricerca dello spettacolo. Inoltre si corre su ogni tipologia di ciricuito: ovali lunghi, ovali corti, circuiti cittadini, circuiti permanenti. 
La Formula Indy è pericolosa? Quanto e come tutte le altre categorie del motorsport. Le ricerche in campo di sicurezza sono state notevoli, come notevoi sono stati i miglioramenti conseguiti, tanto che spesso e volentieri si sono visti piloti uscire illesi da botti spaventosi, che facevano fin da subito presagire il peggio; tanto che lo stesso Wheldon è morto solo perchè ha battuto con il casco contro le protezioni e quello e l'unico punto debole, in qualsiasi categoria. Sicuramente gli ovali presentano una dose di rischio maggiore, viste le medie che si registrano e la grande quantità di auto in pista (ieri al via erano in 34); il contatto è molto più facile ed è assai facile innescare carambole spaventose come quelle di ieri, ma le corse sono eccitanti e aperte fino alla fine.
La Formula Indy è uno sport estremo? Vale come sopra. Non dimentichiamo che i piloti della MotoGP raggiungono velocità di oltre 300 Km/h e sono del tutto nudi, privi di protezione. Per non dire delle monoposto di Formula1.
Io ho cominciato a seguire per gioco quest'anno il campionato e devo dire che mi è piaciuto, mi è piaciuto lo spirito americano delle corse, il dare punti a chiunque arrivi al traguardo e tante altre cose che hanno reso il campionato Indy ben più avvincente di quello di F1. E non sarà questa tragedia a farmi cambiare idea.
Concludo con una preghiera: la Indy, così come la F1 o la MotoGp, può piacere e non piacere. Ma non parlate (male pergiunta) di essa solo quando c'è da piangere un morto!

  

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