sabato 30 luglio 2011

Lui, Lei, l'Altro: la Pellegrineide cinese oscura i Mondiali di nuoto...


Siamo un popolo strano noi Italiani: abbiamo finalmente una campionessa (Federica Pellegrini) in grado di farci emergere nell’agone del nuoto mondiale e l’unica cosa di cui ci si preoccupa è di sapere chi sia il suo nuovo fidanzato. Siamo figli del Grande Fratello, dei reality, dei paparazzi, del cinepanettone, dei gossip, figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro: ed è normale che lo cosa che prema di più sapere sia proprio questa!
Leggo di tutto in questi giorni, persino sui grandi quotidiani sportivi e non: di liti in ritiro, di flirt con il Capitano della Nazionale Filippo Magnini, di smentite e contro smentite, depressioni, di Marin che se ne vuole andare dalla nazionale etc.
Chi scrive, ha un sogno: poter diventare un giorno un giornalista sportivo. Ma a volte, quando leggo certi articoli, mi chiedo se veramente il gioco valga la candela. Spesso e volentieri ci si dimentica che dietro l’etichetta di stelle dello sport o della musica o del cinema o di qualsivoglia branca del dorato mondo dello show-biz, ci sono persone. Esseri umani in carne e ossa, con loro sentimenti, emozioni, stati d’animo.
Mi spiace cadere nel qualunquismo, nella banalità, nelle frasi fatte: ma se siamo nell’ambito dello sport, che si parli di sport. Non si mettano in giro scoop che non tengano conto non solo dei diretti interessati (in questo caso, Federica Pellegrini, Filippo Magnini e Luca Marin), ma anche dell’universo di persone e affetti che a loro gira intorno: a nessuno piacerebbe apprendere tramite stampa che il tuo partner ti tradisce con un’altra persona a migliaia di chilometri di distanza, senza che tu ne sei al corrente.
Insomma, Shangai ha regalato bellissime soddisfazioni ai colori azzurri: gli ori strepitosi di una Pellegrini mai così devastante, il miracoloso bronzo nei tuffi di un’eroica Tania Cagnotto, capace, dopo soli 43 giorni da un brutto incidente in motorino, di piazzarsi alle spalle solo delle inarrivabili cinesi; e ancora gli argenti di Fabio Scozzoli nelle gare di rana (che l’Italia abbia trovato finalmente un nuovo campione anche in campo maschile?), la finale centrata dalla pallanuoto maschile e il buon quarto posto delle ragazze (team giovane e di belle speranze). Senza dimenticare, le prestazioni monstre di Ryan Lochte, ragazzotto americano capace di adombrare Sua Maestà Michael Phelps: quattro ori e persino un record mondiale ottenuto senza l’ausilio dei super-costumoni.
Insomma, di carne al fuoco questo mondiale ce ne ha messa: dobbiamo proprio ridurlo a una Pellegrineide estiva?

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